Andaras Traveling Film Festival
Rassegna cinematografica "Andaras Traveling Film Festival"
Cosa troverai in questo articolo
Il tema scelto per l’edizione 2023 è “Viaggiare leggeri”.
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Scopri il teritorio
Potrai goderti questo fantastico festival la sera, e dedicare la mattina e il pomeriggio per andare alla scoperta di un territorio ricco di storia mineraria, di bellezze naturali e architettoniche.
Il Tempio di Antas
Il tempio di Antas si trova in una valle tranquilla, circondata dai rilievi dell’Iglesiente, lontano dai centri abitati. Risalente all’epoca nuragica, il sito ha avuto diverse fasi di occupazione, da cartaginesi a romani. Il monumento attuale è di origine romana, con una gradinata d’accesso e un podio ornato da colonne allineate. Nel complesso archeologico sono visibili anche i resti di un antico tempio punico. Durante l’epoca romana, il tempio fu restaurato e raggiunse il massimo splendore. La struttura comprende un pronao con colonne, una cella con pavimento a mosaico e un adyton con cisterne per i rituali. Nelle vicinanze si trovano tombe nuragiche e una necropoli.
Le Grotte di Su Mannau
Galleria Henry
La Galleria Henry, situata nella grande miniera di Pranu Sartu, rappresenta un’importante opera scavata lungo la costa rocciosa iglesiente. Costruita nel 1865, l’accesso avviene sopra Buggerru, a 50 metri sopra il livello del mare. Il tunnel, lungo circa un chilometro, attraversa l’altopiano di Planu Sartu. Questa maestosa galleria, scavata nella dura roccia, fu progettata per ospitare una locomotiva a vapore nel 1892, sostituendo così i lenti e costosi trasporti con animali da soma. La galleria, oggi resa sicura e accessibile, presenta un suggestivo labirinto con finestre scolpite nella roccia che offrono viste panoramiche della costa a picco sul mare, creando un’atmosfera unica di alternanza tra luce e oscurità.
Porto Flavia
Porto Flavia, meraviglia della costa sud-occidentale della sarda, domina una splendida costa offrendo una vista mozzafiato sul mare di Masua e sul faraglione di Pan di Zucchero. Questo monumento di archeologia industriale rappresenta un capolavoro ingegneristico che rivoluzionò il trasporto minerario. Prima della sua costruzione nel 1924, i minerali venivano caricati a mano su piccole imbarcazioni e trasportati a Carloforte. Con Porto Flavia, i minerali venivano trasportati tramite una ferrovia dentro la falesia e caricati su grandi navi tramite silos e nastri trasportatori. Il nome del porto deriva dalla figlia dell’ingegnere Cesare Vecelli. Il porto rimase operativo fino agli anni ’60 del ‘900.
Cala Domestica
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