Storia e cultura
Terra millenaria tra le prime ad emergere nel Mediterraneo, la costa Sud Occidentale racconta la vita e la storia di tante popolazioni del Mediterraneo. Sin dall’età del bronzo e successivamente dal popolo nuragico il territorio fu abitato; terra fertile e strategica per i fenici e cartaginesi come anche per i romani. Sin dalle civiltà antiche il Sud Ovest fu terra di conquista per le sue miniere, che quasi sino ai giorni nostri, furono sfruttate, lasciando a noi oggi tantissime testimonianze uniche in Italia e visitabili e fruibili in contesti e panorami mozzafiato.
Ecco cosa ti aspetta se deciderai di visitare il Sud Ovest.
Musei e siti archeologici
Sistema Museale di Santadi: Museo Civico Archeologico, l’Area Archeologica di Pani Loriga e il Museo Etnografico “Sa Domu Antiga”. Un percorso che racconta la vita del popolo sulcitano dall’età del bronzo ai giorni nostri. Il museo è dedicato ai rinvenimenti archeologici del territorio comunale di Santadi e del comprensorio del basso Sulcis. I reperti, frutto di scavi sistematici e di ricerche di superficie, testimoniano le vicende del territorio dal Neolitico antico fino all’età romana. L’area di Pani Loriga è una vasta collina ricoperta di olivastri secolari che racconta cinquemila anni di storia sarda, dalla necropoli a “domus de janas”, al nuraghe Diana per arrivare alle oltre 150 sepolture fenicie; inoltre l’importante fase punica, con la necropoli e l’architettura urbana, dove si sono conservate le eccezionali le strutture murarie di una città che dominava l’entroterra e il mare. Il museo “Sa Domu Antiga” è ospitato in un edificio nel centro del paese, costruito agli inizi del Novecento e rappresentativo delle tipiche abitazioni contadine del Sulcis. Nelle stanze sono stati ricreati i diversi ambienti: la camera da letto, la sala da pranzo, la cucina e l’anticamera con gli arredi e gli utensili indispensabili alle attività domestiche.
Mail: musei.santadi@gmail.com
Museo Archelogico Ferruccio Barrreca a Sant’Antioco: conserva ed espone l’archeologia presente sull’Isola. La collezione si riferisce all’importante insediamento urbano sorto sulle sponde orientali dell’isola al principio dell’VIII sec. a.C. e conosciuto con il nome di Sulky. Da non perdere anche la visita guidata all’area archeologica del Topet fenicio e dell’ipogeo punico.
Mail: info@archeotur.it
Musei Carloforte: Museo civico “Casa del Duca” e Museo Multimediale “Torre di San Vittorio”. Il museo civico racconta la storia del popolo carlofortino mentre il museo multimediale espone in modo interattivo la vita dell’Isola di San Pietro, da terra emersa ai giorni nostri.
Mail: tsv@comune.carloforte.ca.it
Museo d’arte contemporanea Calasetta: concentrato di cultura ed arte contemporanea. L’allestimento si concentra nella visione artistica contemporanea degli anni ’60 e ’70 sviluppata in Europa.
Mail: fondazionemacc@gmail.com
Nuraghe Seruci a Gonnesa: uno dei nuraghi meglio conservati in Sardegna e tra i più imponenti. Il sito rappresenta il simbolo della cultura nuragica, la sua storia e la sua espressione massima di civiltà. Oltre al nuraghe potrai ammirare i resti di un villaggio nuragico e potrai immaginare la vita degli antichi sardi, una cultura millenaria tra le più importanti d’Europa.
Mail: ass.cultvillaconesa@gmail.com
Tempio di Antas a Fluminimaggiore: incastonato nel cuore della Valle di Antas, è l’unico tempio in Sardegna di epoca romana. La valle ha vissuto tutte le epoche archeologiche più importanti della Sardegna dove insistono le sovrapposizioni di insediamento nuragico e due santuari, dedicati prima al dio punico, guerriero e cacciatore, Sid Addir e successivamente al corrispettivo sardo Sardus Pater Babai, infatti, antistanti le gradinate del tempio romano, sono presenti i resti di quello punico. Ai piedi del Tempio sono state rinvenute le tombe a pozzetto di meno di un metro di diametro, appartenenti a un’estesa necropoli risalente a inizio età del Ferro. La valle rappresenta un’oasi di pace e tranquillità dove trascorrere una giornata immersa nella storia e nella natura
Mail: info@startuno.it
Vecchio mulino ad acqua (Museo Etnografico) a Fluminimaggiore: un viaggio a ritroso nel tempo, tra curiosità e storie, tra gli antichi mestieri e la vita quotidiana di Fluminimaggiore. L’antico mulino ha conservato le caratteristiche originali ed è suddiviso in 11 spazi espositivi dove potrai rivivere la vita dei nostri nonni e bis nonni.
Mail: info@startuno.it
Castello di Acquafredda a Siliqua: è un’importante testimonianza di struttura fortificata di epoca medioevale e si innalza su di un colle di origine vulcanica sviluppandosi per un’altezza di 256 metri rispetto al livello del mare. E’ stato istituito a Monumento Naturale e si ritiene, che il castello esistesse già dal 1215, ma è opinione diffusa attribuire la sua costruzione al celebre nobile pisano Ugolino Della Gherardesca. Oltre alla suggestiva storia del castello la visita offre l’opportunità di scorgere gran parte del Sud Sardegna: dalla città di Cagliari all’intero territorio Sud Occidentale sardo.
Mail: castellodiacquafredda@gmail.com
Miniere e Gallerie
Miniera di Rosas a Narcao: era un giacimento di piombo e galena argentifera la miniera ospita oggi un museo geo-mineralogico e di archeologia industriale ed un suggestivo percorso nel sottosuolo con la galleria “Santa Barbara”. Nel sito è presente anche un albergo diffuso, realizzato nelle vecchie case degli operai ed un ristorante pizzeria.
Mail: minieradirosas@libero.it
Museo del Carbone e Grande Miniera di Serbariu a Carbonia. L’area archeologica industriale rappresenta uno spaccato di vita mineraria della città di fondazione di Carbonia, attivo dal 1937 al 1964 ed ha caratterizzato l’economia del Sulcis, rappresentando tra gli anni ’30 e ’50 una delle più importanti risorse energetiche d’Italia. Il Museo del Carbone include i locali della lampisteria, della galleria sotterranea e della sala argani. Particolarmente suggestiva è la visita alla galleria sotterranea dove si mostra l’evoluzione delle tecniche di estrazione del carbone utilizzate nel corso dell’attività della miniera.
Mail: info@museodelcarbone.it
Galleria Porto Flavia ad Iglesias: uno dei luoghi più rappresentativi della cultura mineraria del Sud ovest, la galleria è un percorso di storia lungo 600 metri dove circa a metà sbuca a strapiombo sul mare offrendo una vista mozzafiato sul suggestivo faraglione di Pan di Zucchero.
Mail: infoturistiche@comune.iglesias.ca.it
Galleria Henry a Buggerru, uno spettacolare viaggio in trenino tra tunnel e gallerie aperte con vista a strapiombo sul mare. Il percorso si snoda all’andata a bordo di un trenino sul percorso della vecchia ferrovia mentre al ritorno lungo la vecchia galleria ‘pedonale’. Un percorso suggestivo dove alcuni tratti sono al buio, rotto ogni tanto dalla luce proveniente da enormi finestroni ricavati nella parete della montagna e affacciati sul mare. Lo scorcio più spettacolare è alla fine dello percorso: una vista con scenario mozzafiato sulla costa a 50 metri sopra il suo livello del mare.
Mail: galleriahenry04@gmail.com
Altri siti da non perdere:
Grotte di Is Zuddas a Santadi: costituiscono uno splendido scenario sotterraneo creato dall’incessante azione dell’acqua. La grotta è costituita da rocce dolomitiche risalenti a circa 530 milioni di anni e nel percorso turistico, circa 500metri, si possono ammirare stupende e talvolta imponenti concrezioni: alle stalattiti alle stalagmiti, ale aragoniti (aragoniti aciculari e aragonitici eccentriche – la cui elevatissima concentrazione in un’unica sala rende le grotte Is Zuddas uniche al mondo.
Mail: iszuddas@tiscali.it
Grotta di San Giovanni a Domusnovas: unica in Italia in quanto una grotta “carrabile” per intero è anche una delle grotte naturali più lunghe d’Europa con i suoi 850 metri. Imponente e maestosa la grotta ti apparirà davanti dopo un percorso tra la natura immerso nei lecci della foresta del Marganai. La caverna, interamente attraversata dal rio san Giovanni, si apre ai piedi del monte Acqua, che la domina a est, mentre a ovest è sovrastata da punta san Michele. Il percorso al suo interno inizia e finisce con due ingressi naturali monumentali: a sud verso il paese, a nord si affaccia direttamente sulla valle di Oridda, rigogliosa di lecci e querce. Le spettacolari pareti rocciose di entrambi gli accessi sono meta anche di numerosi climber provenienti da tutta Europa, che le usano come palestra di arrampicata.
Mail: consorzionaturaviva@gmail.com
Grotte Su Mannau a Fluminimaggiore: un percorso di 500metri nelle viscere della terra, in una delle grotte più belle d’Italia secondo il Touring club. La grotta, tra sfumature rosse della roccia, laghetti blu, bianchissime stalattiti e stalagmiti e la trasparenza dei cristalli è suddivisa in due ambienti visitabili: archeologico e speleologico. La sala archeologica è un ipogeo sin da epoca prenuragica dove si sono ritrovati resti di lucerne ad olio (usate per il culto dell’acqua) mentre nella parte speleologica ti addentrerei nel sottosuolo più profondo in un’escursione di un’ora che si snoda su passerelle sospese su scale, cascatelle e laghetti d’acqua limpida, belvedere sotterranei e numerose salette con stalagmiti e stalattiti.
Mail: sumannau@tiscali.it